Continuano le uscite di gruppo dell'ultimo venerdi del mese dei ciclisti urbani di Ivrea. Questo mese qualcuno assente rispetto alla volta precedente, ma ben rimpiazzato da altri volti nuovi, tanto che il numero totale è stato lo stesso dell'altro mese, 60 ciclisti! Anche questa volta un bel colpo d'occhio, una bella massa umana a rivitalizzare un lungo tratto di strada sostituendosi alle grigie e fumose auto.
Massa Critica Ivrea, un evento non organizzato ma solo sincronizzato: una data, un'ora, niente d'altro, e poi si parte, "casualmente" tutti a fare lo stesso percorso. Nulla più di quando, altrettanto casualmente, si mettono diligentemente in coda le tante auto che nelle ore di punta affollano le principali vie di Ivrea!
Ma pur nella sua sincronicità, Massa Critica rimane un evento espressione dei singoli, ciascuno con il suo apporto alla riuscita complessiva della pedalata. Tante teste, tante idee.
E così il percorso lo si stabilisce sul momento: c'è chi propone di andare fino alla zona commerciale di Burolo, per far vedere che anche i supermercati sono a distanza ciclabile, e propone di andarci per una strada secondaria per mostrarla ed insegnarla agli altri del gruppo, e poi tornare per la statale, dove le auto sono tutte in coda in ingresso ad Ivrea, per far vedere che in bici la coda non esiste.
Oppure c'è chi propone di andare fino a Montalto, per dimostrare che anche la connessione con i paesi del circondario è cosa fattibile in bicicletta.
E infine c'è chi preferisce insistere sulle vie del centro cittadino, già percorse in altre occasioni, per ribadire ancora una volta come la bicicletta sia vincente dove il traffico automobilistico tristemente si blocca.
E poi l'orario, che secondo alcuni per favorire una maggiore partecipazione è stato spostato questa volta alle 18:30, anche se secondo altri ci porta in una fascia oraria di minore traffico automobilistico.
Ma anche i modi di partecipare variano da persona a persona: c'è quello che vuole fare gruppo e ingombrare il più possibile la carreggiata, per ottenere il massimo della visibilità, e c'è quello che vorrebbe tutti in fila indiana per fare una fila più lunga possibile. C'è quello che vuole ostacolare il flusso delle auto, e quello che invece preferisce lasciare che vadano, per poi prendersi la rivincita superandole quando sono loro stesse che si ostacolano a vicenda bloccandosi in lunghe code.
Io ad esempio non credo che ostacolando il traffico delle auto, in quei (pochi) punti in cui riuscirebbero a viaggiare un po' più speditamente, ci faccia apparire simpatici. Non credo che con questo genere di contrapposizioni otterremo la "conversione" di qualcuno da automobilista a ciclista. Più facilmente verremo definiti come "rompiscatole" e ben pochi avranno il desiderio di passare dalla nostra parte.
Ma come si diceva, tante teste, tante idee, e proprio qui sta il bello di Massa Critica. C'è la possibilità di dare spazio a tutti, di dare ad ogni ciclista la possibilità di fornire il suo contributo, e la bella pedalata che sempre si ottiene è il risultato di tutte queste visioni distinte eppure convergenti verso un unico pensiero: viva la bici!
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