domenica 16 giugno 2013

Bicibox, com'è andata a finire




Come ricorderete, un paio di anni fa, eravamo partiti in una collaborazione con l'amministrazione comunale finalizzata all'installazione presso la stazione FS di alcuni box portabici (http://massacriticaivrea.blogspot.it/2011/11/box-portabici-per-la-stazione-fs.html).

Il Comune aveva ricevuto l'offerta di un paio di costruttori, uno di Avigliana e uno della provincia di Bolzano, e noi avevamo raccolto progetti e offerte di alcune aziende locali.
Sulla base della documentazione ricevuta il Comune ha poi deciso di acquistare il modello prodotto a Bolzano, che noi avevamo apprezzato per alcuni dettagli ma che avevamo criticato per il maggior costo e per la non possibilità, in futuro, di aggiunta di un secondo piano superiore.
Con il finanziamento disponibile è stato quindi possibile installare alla stazione FS un totale di 10 bicibox. Con le alternative prodotte artigianalmente qui ad Ivrea sarebbe stato possibile acquistarne, a parità di qualità e di spesa, più del doppio, ma l'Amministrazione ha giustificato la sua scelta dicendo che l'azienda scelta gli dava maggiori garanzie di eventuale assistenza qualora avessero avuto problemi in futuro.

E in effetti di problemi ce ne devono essere stati, visto che spesso si sono visti molti box con la serratura apparentemente non funzionante e bloccata aperta. Serratura di tipo elettronico a combinazione, sicuramente più pratica di una a chiave, ma che ad una prima occhiata sembra essere un po' deboluccia.



Tra tempi tecnici per la scelta, ordine, consegna e installazione sono passati alcuni mesi, e alla fine dell'anno scorso è stata finalmente annunciata l'attivazione del servizio (http://ivrea.netweek.it/notizie/politica/ivrea-presto-attivo-a-ivrea-il-servizio-bicibox-2684729.html): i dieci bicibox saranno assegnati per periodi di 3 mesi con un costo di appena 10 euro a trimestre, un'ottima cosa per chi deve lasciare la sua bici alla stazione e vuole essere sicuro che non venga danneggiata o rubata.

Purtroppo però l'Amministrazione cittadina non è ancora riuscita a mandare a pieno regime l'utilizzo di questi box. Ad oggi infatti ne è stato richiesto in affitto solo uno. E non è difficile capire come mai: il ciclista che arriva al parcheggio bici della stazione non è informato dell'esistenza dei bicibox, i quali pur essendo lì vicino non sono evidenziati in alcun modo. Non c'è nessun bel cartello colorato che spieghi che quelli sono dei bicibox che possono essere affittati, e che sottolinei quanto poco costi quell'affitto.



C'è solo un tristissimo adesivo attaccato sulla porta dei box che dice di telefonare all'URP. Ma cos'è questo URP? Mica tutti sanno che è l'Ufficio Relazione Pubbliche del Comune. "E in che orari rispondono al telefono? E poi quanto costerà affittare il box? E dove dovrò andare per farmi assegnare la chiave? Vabbè, tra dieci minuti mi parte il treno, per ora la bici la posteggio nel solito parcheggio bici pubblico e poi ci penserò un'altra volta... semmai..."

Insomma, quello che ancora manca è un sistema di gestione un po' più semplice e immediato, ben pubblicizzato sul posto (e non solo con un annuncio sul giornale locale e una pagina su qualche sito internet), in modo da rendere facile e pratico l'utilizzo del servizio da parte di chi ne avrebbe bisogno.
Un piccolo sforzo in più, quel proverbiale fare trentuno dopo aver fatto trenta, per far si che la grossa spesa sostenuta dall'Amministrazione con soldi di tutti sia giustificata da un reale utilizzo, e che non vada tutto in abbandono in breve tempo...
Su questo aspetto l'Amministrazione l'abbiamo già sollecitata, speriamo riescano a fare qualche miglioria.




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