domenica 24 aprile 2011

La prima autostrada



"Senza ciclisti da mandare all'altro mondo"! Così Giuseppe Bevilacqua scriveva nel 1924 commentando l'inaugurazione della prima autostrada d'Italia e del mondo, invenzione di Piero Puricelli, nata per viaggiare in auto su strade rettilinee e dal fondo liscio e ben curato, senza incroci o attraversamenti di paesi, senza carri, carrozze, pedoni e senza quei ciclisti di cui si diceva prima, come ci racconta un articolo del giornale "Il Fatto Quotidiano" di qualche mese fa.

Una bella idea questa delle autostrade. Peccato che non sia stata sufficiente. Peccato che le auto non si siano accontentate di trasportare le persone su tratte lunghe e scorrevoli ma abbiano invaso anche le città, pretendendo sempre più spazio sia per effettuare spostamenti spesso brevissimi, sia per rimanere ferme parcheggiate, ingombranti intrusi prepotenti.

È assurdo che oggi si debbano combattere lunghe battaglie per rivendicare una piccola porzione di strada dove poter viaggiare in bicicletta senza il rischio di essere mandati all'altro mondo. Ma proprio come nel 1924 le auto volevano viaggiare veloci e senza problemi, oggi siamo noi ciclisti a rivendicare un po' di quello spazio che ci è stato tolto. Anche noi vogliamo spostarci in città su percorsi rettilinei e senza buche, con quel minimo di precedenza dove ciò sia possibile, e protetti dal traffico. Piste ciclabili tutte per noi, libere dalle auto parcheggiate malamente che oggi invece ci tocca mandare non all'altro mondo ma sicuramente al diavolo!

E per far vedere che esistiamo anche noi, ma anche per mostrare agli automobilisti che spostarsi in città in bici è meglio che in auto, venerdì 29 Aprile ci troviamo tutti alle 18:00 alla Torre di Santo Stefano e, come ogni ultimo venerdì del mese, partiamo per un giro in gruppo per le vie della città.

Partecipate numerosi:
Massa Critica non è una manifestazione contro l'auto
ma una festa in onore alle alternative ad essa!





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mercoledì 20 aprile 2011

Parlano di noi su VariEventuali



da VariEventuali
30 Marzo 2011

MASSA CRITICA
La resistenza al traffico continua
Conteggio delle biciclette in transito in una normale giornata feriale sul Lungodora a Ivrea

Un anno fa un gruppo di ciclisti si è trovato per fare un giro in bici per la città per mostrare che non ci sono solo le auto ma ci sono anche le biciclette, avviando con quella una lunga serie di iniziative volte alla promozione dell’uso della bici come alternativa all’uso dell’auto per gli spostamenti urbani.
Un anno fa l’idea era: solo diventando in tanti, raggiungendo la massa critica, potremo sperare in una maggiore considerazione da parte di tutti, di migliori strutture da parte delle istituzioni, dalle piste ciclabili ai parcheggi per le bici.
Dopo aver ripetuto tutti i mesi quel primo giro in bici, dopo aver promosso la bici il 25 Aprile come forma di “resistenza” all’invasione delle auto, dopo aver partecipato al grande “Bike Pride” di Torino, dopo aver associato la bici con l’idea del buon vivere nella giornata di SanaTerra, sono stati accolti con soddisfazione i segnali positivi che l’Amministrazione Comunale ha iniziato a mandare: l’installazione di alcuni portabici alla stazione e nel centro storico, l’istituzione di un servizio di Vigili Urbani in bicicletta, la trasformazione in ciclabile oltre che pedonale del Lungodora.
Ma soprattutto quell’idea di un anno fa del “diventare tanti” si ha l’impressione che ad Ivrea ultimamente si stia concretizzando. E per fare il punto, per verificare a quanto ammonta in realtà l’utilizzo della bicicletta in città, venerdì 18 Marzo un gruppetto di volontari si è piazzato, dalle 7 del mattino alle 19 di sera, sul Lungodora davanti alla fontana dedicata a Camillo Olivetti e ha contato tutte le biciclette che passavano.
Dopo quelle lunghe dodici ore il risultato è stato sorprendente: ben 829 passaggi! Ogni dubbio è stato fugato, ad Ivrea sono veramente tanti coloro che usano la bici.
Ma sono ancora più numerosi quelli che vorrebbero farlo e non possono: infatti molti pedoni si sono fermati a raccontare che pure loro userebbero volentieri la bici, ma che si trovano in difficoltà per via del gran traffico delle auto. E tutti unanimi nel richiedere piste ciclabili almeno lungo le strade principali.
Al gazebo dove procedeva il conteggio delle bici si sono fermati anche l’Assessore allo sport Matteo Olivetti, l’Assessore all’ambiente e alle politiche sociali Paolo Dallan, e l’Assessore all’urbanistica e alla mobilità Giovanna Codato, con i quali si sono fatti interessanti programmi di promozione e progetti di possibili infrastrutture volte a facilitare la diffusione dell’uso della bici.
In particolare si è focalizzata l’attenzione sul fatto che un maggior utilizzo della bicicletta significa una diminuzione del traffico motorizzato, con indubbio beneficio per l’ambiente ma pure con grande beneficio per i residui automobilisti che avrebbero vie più scorrevoli e maggiore disponibilità di parcheggi. La creazione di piste ciclabili sarebbe di grande utilità anche per loro!
La promozione all’uso della bici sta quindi andando nella direzione giusta.
E per continuare si riconferma, come ogni mese, il grande giro in bici tutti insieme per le vie della città. Ogni ultimo venerdì del mese con partenza alle ore 18:00 dalla Torre di Santo Stefano. Il prossimo appuntamento è per venerdì 25 Marzo, per il quale è prevista una grande partecipazione!

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giovedì 14 aprile 2011

Sul Risveglio Popolare parlano del Bicibus


Il Risveglio Popolare
14 Aprile 2011

IVREA - SI E’ AVVIATO IL BICIBUS...

In bici a scuola?
Gran bella idea!


IVREA - Pronti, via! A Ivrea è partito il Bicibus, sulle orme del Pedibus già consolidato negli anni, e promosso dagli assessorati alla Mobilità e alla Sostenibilità ambientale e dalla Polizia municipale.
Il 6 aprile sono stati i bambini della scuola elementare Massimo d'Azeglio a inaugurare la nuova iniziativa: una ventina di scolari da piazza Ferruccio Nazionale e altrettanti dal parcheggio di via Grivola, guidati da Marcello e Maurizio, entusiasti vigili ciclisti, affiancati da volontari della Polizia di Stato e di Massa Critica, da alcuni insegnanti e genitori, hanno pedalato, in una splendida mattina di sole, verso la scuola, su un percorso di poco più di un chilometro, felici e pieni di entusiasmo. Sentirsi sulla strada, alla guida del proprio mezzo, dà una sensazione completamente diversa dall'essere accompagnati in auto dai genitori, e diventa un primo piccolo passo verso l'autonomia e la capacità di affrontare il mondo con le proprie forze. I colori delle biciclette, degli zainetti, dei caschetti e delle pettorine di cui sono stati dotati dalla Polizia municipale, hanno reso il corteo piacevole anche alla vista, e sono stati davvero pochi gli automobilisti che hanno dato segni di insofferenza.
Giovedì 7 aprile il Bicibus si è riproposto con una carovana molto più numerosa: dalla partenza dal parcheggio di via Strusiglia, e con gli innesti di via Grivola e della rotonda di via Boggio, è stato un corteo di più di ottanta biciclette quello che ha raggiunto la scuola Fiorana. I bambini hanno dimostrato di aver appreso i consigli di vigili e insegnanti, mostrando un'attenzione e un senso civico che, spesso, mancano agli adulti automobilisti.
Le prossime uscite di Bicibus saranno il 4 maggio e l'8 giugno per la Massimo d'Azeglio e il 5 maggio e il 9 giugno per la Fiorana. Con l'augurio che il piacere di pedalare li accompagni anche nell'età adulta, e che sia contagioso, coinvolga anche i genitori, le altre scuole cittadine e sempre più eporediesi.
Gabriella Bona




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lunedì 11 aprile 2011

bici vecchia, vita nuova



Noi siamo qui tutte ammucchiate
Dagli umani da tempo abbandonate
Con il nostro cuore arrugginito
Porgiamo a voi il nostro invito
Se questo mucchio vi fa un po’ pena
Spezzate voi questa infelice catena
Vecchie biciclette andate a cercare
E con le gambe dategli un motore
Così nelle belle giornate a venire
Con tanti amici potrete pedalare
Lasciando l’aria più pulita
Che è un vero canto alla vita.

(Pierdomenico Angela)



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venerdì 8 aprile 2011

Foto Bicibus del 7 Aprile 2011


Si dice che una foto vale più di mille parole.
E se su ciscuna foto ci cliccate sopra la vedrete ingrandita, che vale ancora di più!






















Tanti, vero? Un gran bel Bicibus.

Però, a vedere che sono così tanti i bambini che hanno una voglia matta di andare a scuola in bicicletta, e constatare che lo possono fare solo se blindati e accompagnati da un mezzo esercito di vigili, polizia, insegnanti, genitori e volontari, non vi viene un po' di tristezza?

Non sarebbe più bello, e anche più giusto, se potessero andare a scuola in bici da soli? Una cosa che sarebbe possibile se ci fossero delle adeguate infrastrutture, delle piste ciclabili sicure, che garantiscono la separazione e la protezione dal traffico delle auto.

Certo: sono cose che costano. Ma il ritorno in termini di sicurezza, di salute e di un migliore ambiente in cui vivere sarebbe enorme. E poi... anche i parcheggi per le auto costano... e allora è solo una questione di scelte!

Genitori! Coraggio! Chiedete anche voi una città più vivibile per i vostri figli!


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martedì 5 aprile 2011

A scuola con il Bicibus


Bicibus: no, non si tratta di quello che vedete nelle foto qui sopra! (Click sulla foto per ingrandire)

Il Bicibus è un modo bellissimo di andare a scuola tutti insieme in bicicletta, ciascuno con la sua bici, facendo la strada insieme. Allo stesso modo del già più che sperimentato Pedibus, anche il Bicibus segue le stesse modalità: c'è un capolinea di partenza, ci sono delle fermate intermedie, e c'è l'arrivo a destinazione a scuola. Il Bicibus parte dal capolinea ad un orario preciso e chi vuole aggregarsi si fa trovare pronto alla partenza o alle fermate intermedie con la sua bici. Quando il Bicibus passa ci si aggrega e si pedala in gruppo verso la scuola.

I vantaggi di andare a scuola in bicicletta sono noti a tutti: si fa del sano movimento, si acquisisce un po' di indipendenza imparando ad essere responsabili e attenti, non si inquina, si diminuisce un po' il traffico delle auto, e si libera i genitori dall'impegno di accompagnare i figli a scuola.

L'unica difficoltà rimane quella di poter andare da casa a scuola in bici in tutta sicurezza. La soluzione sono ovviamente i percorsi ciclabili separati e protetti dalle auto, che reclamiamo a gran voce e che ci aspettiamo vengano realizzati dall'Amministrazione Comunale.

Ma nel frattempo, per poter comunque pedalare sicuri verso scuola, si può fare gruppo e formare quella "massa critica" che permette di essere considerati e rispettati anche dai frettolosi automobilisti del primo mattino.

Tutti in gruppo quindi in bici verso la scuola!

Il Bicibus ad Ivrea incomincia in forma sperimentale mercoledì 6 Aprile per gli studenti della scuola Massimo D'Azeglio. La "Linea 1" partirà alle 7:50 da Piazza di Città, mentre la "Linea 2" partirà alle 7:50 da via Grivola e farà una fermata intermedia alle 8:10 all'incrocio tra via Cascinette e via Boggio. Entrambe le linee arriveranno alla scuola Massimo D'Azeglio in tempo utile per l'inizio delle lezioni.

Il giorno seguente, giovedì 7 Aprile, sarà invece la volta degli studenti della scuola Fiorana. Partenza alle 7:50 da via Strusiglia (all'altezza del parcheggio delle "Sorelle Ramonda"), prima fermata intermedia alle 8:00 in via Grivola, altra fermata all'incrocio tra via Cascinette e via Boggio alle 8:10, e successivo arrivo alla scuola Fiorana.

In entrambi i giorni i giovani ciclisti saranno accompagnati dai Vigili Urbani e da altri adulti volontari, di cui molti aderenti a Massa Critica Ivrea, persone che usano la bici in città quotidianamente e che conoscono bene le problematiche dello spostarsi con la bicicletta nel traffico automobilistico.

Per maggiori informazioni cliccate sulle immagini seguenti:


Massimo D'Azeglio Linea 1 Massimo D'Azeglio Linea 2 Fiorana




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venerdì 1 aprile 2011

Parlano di noi su Il Risveglio Popolare

cliccare sull'immagine per ingrandirla



Il Risveglio Popolare
31 Marzo 2011

Sorpresa: in tanti utilizzano la bicicletta!

IVREA - Antefatto: un anno fa un gruppo di ciclisti si è trovato per fare un giro in bici per Ivrea, per mostrare che non ci sono solo le auto... E' stato l'inizio di una lunga serie di iniziative volte alla promozione dell'uso della bici come alternativa a quello dell'auto, per gli spostamenti urbani. L'idea era: solo diventando in tanti, raggiungendo la "massa critica", si potrà sperare di essere presi in considerazione, di ottenere migliori strutture, dalle piste ciclabili ai parcheggi per le bici. Quella passeggiata in bicicletta si è ripetuta una volta al mese, il 25 aprile si è fatto festa in bici, come forma di "resistenza" allo strapotere delle auto, si è preso parte al "Bike pride" a Torino, si è associata la bicicletta all'idea del buon vivere promossa da "SanaTerra". E qualche segnale dell'amministrazione comunale è iniziato ad arrivare: alcuni portabici alla stazione e nel centro storico, l'istituzione di un servizio di Vigili urbani in bicicletta, la trasformazione in ciclabile, oltre che pedonale, del Lungodora. Soprattutto l'idea iniziale del "diventare tanti" si ha l'impressione che si stia concretizzando. Per verificarla nel concreto, venerdì 18 marzo un gruppetto di volontari si è piazzato, dalle 7 del mattino alle 19 di sera, sul Lungodora, davanti alla fontana di Camillo Olivetti, e ha contato tutte le biciclette che passavano. Il risultato di quelle 12 ore: 829 passaggi.
Allora è vero, sono tanti quelli che usano la bici a Ivrea. E, hanno realizzato i volontari, sono ancor più quelli che vorrebbero farlo e non possono: infatti molti pedoni si sono fermati a raccontare che pure loro userebbero volentieri la bici, ma che si trovano in difficoltà per via del gran traffico delle auto. Tutti d'accordo nel richiedere piste ciclabili almeno lungo le strade principali. Al gazebo dove procedeva il conteggio delle bici si sono fermati anche l'assessore allo Sport Matteo Olivetti, l'assessore all'Ambiente e alle Politiche sociali Paolo Dallan, l'assessore all'Urbanistica e alla Mobilità Giovanna Codato, con cui si sono fatti interessanti programmi di promozione e progetti di infrastrutture per facilitare la diffusione dell'uso della bici.
In particolare si è focalizzata l'attenzione sul fatto che un maggior utilizzo della bicicletta significa una diminuzione del traffico motorizzato, con indubbio beneficio per l'ambiente, ma anche per i residui automobilisti, che avrebbero vie più scorrevoli e maggiore disponibilità di parcheggi. La creazione di piste ciclabili, in fin dei conti, sarebbe di grande utilità anche per loro.
Per chi volesse saperne di più, e confrontarsi: http://massacriticaivrea.blogspot.com

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