mercoledì 21 luglio 2010

Achille e la tartaruga

immagine da utenti.quipo.it



In una società come la nostra, dove l'apparenza è padrona, si tende spesso a manipolare le informazioni per far apparire le cose diverse da quello che sono. Ad esempio una della grandi abilità dei moderni comunicatori è quella di esternalizzare certi costi per far quadrare i conti.

Quanto costa un litro di benzina? si, ok, quello è il prezzo che paghiamo dal benzinaio. Ma quanto delle nostre tasse viene utilizzato per la sanità a curare i malanni dovuti all'inquinamento che quel litro di benzina produce bruciando? E quanto per mantenere un esercito in cosidette missioni di pace guarda caso proprio dove ci sono i maggiori giacimenti di petrolio?

Se potessimo calcolare tutti i costi legati a quel litro di benzina troveremmo ben altri risultati!

Allo stesso modo si possono fare degli interessanti calcoli anche da altri punto di vista. Ad esempio, sul mio vecchio libro di fisica di quando andavo a scuola si legge che la velocità è data dallo spazio percorso diviso il tempo impiegato:

Spazio / Tempo = Velocità

Quindi se voglio calcolare la mia velocità relativa ad un viaggio in auto di 180 Km allora prendo nota che per farlo mi ci vanno, ad esempio, due ore di tempo e quindi ne risulta che la mia velocità media è di 90 Km orari. Infatti 180/2=90

E se voglio calcolare la mia velocità media durante un intero anno? A quale velocità ho percorso, mediamente, i 10.000 Km che faccio abitualmente con la mia auto ogni anno? Per saperlo dovrei tenere il conto del totale del tempo che ho impiegato a percorrerli.

E se voglio calcolare la mia velocità media nell'arco dei 10 anni di vita della mia automobile? Allo stesso modo devo prendere nota dei Km percorsi e di tutto il tempo che ho impiegato a percorrerli.

Fin qui tutto bene, ma ora tiriamoci dentro anche i "costi esternalizzati", che in questo caso sono i tempi che normalmente non vengono calcolati, e arriveremo a dei risultati sorprendenti:

Immaginiamo di fare i conti relativamente ad un'auto modesta, una che ad acquistarla costa diciamo 10000 euro tutto compreso. Siccome è un'auto modesta ipotizziamo che la sua vita sia di 10 anni durante i quali percorreremo 100000 Km, che paghi 70 euro all'anno di bollo e 400 euro di assicurazione, quindi 4700 euro in 10 anni. Inoltre immaginiamo che costi mediamente 50 euro all'anno di cambio olio e altre manutenzioni ordinarie e 100 euro all'anno di manutenzioni straordinarie, cioè 1500 euro in 10 anni. Infine aggiungiamo, nel corso dei 100000 Km di vita, un paio di cambi di pneumatici, diciamo 600 euro in tutto.

Inoltre ipotizziamo che percorra 17 Km al litro e che la benzina costi 1.4 euro al litro. I 100000 Km totali costeranno 8235 euro.

In totale quest'auto, in 10 anni e per percorrere 100.000 Km, costa 25035 euro, cioè 0.2504 euro al Km.

Ora invece calcoliamo quanto tempo bisogna lavorare per poter guadagnare quella cifra. Ipotizziamo uno stipendio netto di 1700 euro al mese, cioè di 9.8266 euro all'ora, cioè di 0.1638 euro al minuto.

Ne deriva che per possedere l'auto e percorrere 100.000 Km occorre lavorare 152862 minuti, oppure che bisogna lavorare per 1 minuto e 31 secondi per percorrere 1 Km.

Quindi, quando si viaggia in auto, se si vuole fare il conto esatto della velocità, oltre al tempo impiegato sul momento per percorrere ogni singolo Km occorre aggiungere 1 minuto e 31 secondi, cioè i 91 secondi che abbiamo dovuto lavorare per permettere che il nostro viaggio potesse aver luogo.

E così ad esempio se viaggiamo a 50 Km/h dobbiamo, ai 72 secondi misurati sul momento per percorrere ogni Km, aggiungerne altri 91, e questo ci porta la velocità reale a soli 22 Km/h

Sorprendente, vero? Ne risulta una velocità simile a quella che si ottiene in bicicletta!

Ma la cosa ancor più sorprendente si nota quando si viaggia più veloci: ai 120 Km/h ci vogliono appena 30 secondi per fare un Km, che sommati ai soliti 91 portano la velocità reale a circa 30 Km/h. Ovviamente è più veloce di prima, ma in proporzione è ancora peggio!

Modificando i dati iniziali si scopre poi che un'auto più costosa è anche più "lenta", ad esempio se anzichè costare 10000 euro ne costa 30000 allora, a parità di altri dati di ingresso, i 50 Km/h diventano poco più che 15 e i 120 non arrivano a 19.

Naturalmente, per fare un paragone corretto, un conto simile si deve fare anche con la bicicletta. Infatti anche questa ha un prezzo di acquisto, una durata di tot anni, dei costi di manutenzione e cambio gomme, ma per la bici una velocità apparente di 20 Km/h corrisponde ad una velocità reale di 19.5, cioè i costi essendo modesti influiscono decisamente poco.

Abbiamo spesso constatato che in città la bicicletta è più veloce dell'auto, ma con i calcoli che abbiamo appena fatto si evidenzia che anche in autostrada, beh, no, in autostrada è ancora l'auto ad essere più veloce, però solo di pochissimo!

Ma allora chi è che va veramente veloce in auto? Beh, primi tra tutti quelli che non devono pagarne i costi, e cioè i passeggeri! Solo per loro la velocità è quella reale.

E per completare il paragone facciamo ancora un ultimo calcolo: quanto è veloce il treno?
Ad esempio per andare da Ivrea a Torino, circa 60 Km, il treno ci impiega un'ora giusta. Siccome il biglietto costa 4.40 euro significa che bisogna aggiungere altri 27 minuti di lavoro e quindi la velocità reale scende a 41 Km/h. Questo è un ottimo risultato: il treno è più veloce dell'automobile, tanto più se consideriamo che nel conto dell'auto non abbiamo inserito il costo dell'autostrada che negli ultimi tempi, proprio per il tratto da Ivrea a Torino, costa circa 4.50 euro, cioè come il biglietto del treno!

Ecco quindi che questi calcoli ci danno un altro buon motivo per incrementare il trasporto collettivo, o per andare in bicicletta!

Non siete convinti dei conti? Rifateli voi stessi, inserendo i vostri dati, e non avrete più dubbi!



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