giovedì 24 marzo 2011

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La Stampa
23 Marzo 2011
pag. 60 - Ivrea e Canavese

II "censimento"
Ogni giomo in mille sui pedali
“E l'ora di costruire nuove piste"

Venerdi scorso sul Lungo Dora erano in 829: "Più delle aspettative"

FEDERICO BONA

Sono un migliaio gli eporediesi che ogni giorno scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto: 829 sono stati "censiti" venerdi scorso solo sul Lungo Dora, nell’ambito del progetto "Bici in città". Dalle 7 alle 19 un gruppo di volontari ha contato tutte le bici che passavano: la cifra finale sorprende prima di tutti gli stessi organizzatori dell'iniziativa. "Qualcuno di noi sperava di arrivare a contarne 200 0 300 - commenta Agostino Petruzzelli, coordinatore del gruppo "Bici in città" —. Qualcun altro, complice la bella giornata, era fiducioso e ipotizzava 500. Nessuuo si immaginava che alla fime avremmo chiuso i conti con un numero bellissimo e inatteso: questo totale significa una media di quasi 70 passaggi l’ora". La soddisfazione diventa subito rivendicazione: "Con questi numeri la teoria secondo la quale l'amministrazione non fa nulla per la ciclabilita, perché i ciclisti sono solo quattro gatti, non regge più: il numero di quanti usano la bici ad Ivrea e significativo".
È emerso anche che sono ancora pin numerosi coloro che vorrebbero muoversi in bicicletta e non si fidano: molti pedoni si sono fermati a raccontare che si trovano in difficoltà per via del gran trafiico delle automobili. La conclusione e ovvia: "Occorrono più percorsi ciclopedonali, almeno lungo le strade principali - prosegue Petruzzelli -, ma soprattutto occorre che siano "veri" tratti dedicati alla mobilita alternativa, non compromessi in cui ciclisti e pedoni finiscono per disturbarsi a vicenda. Il Comune cita spesso i 7 chilometri di tracciati che dovrebbero essere dedicati al traffico su due ruote, ma gran parte di questi percorsi sono occupati dalle auto in sosta o penalizzati da continui attraversamenti".
Al gazebo dove si sono contati i ciclisti erano in transito anche alcuni esponenti della Giunta comunale: l'assessore all’Ambiente Paolo Dallan (che era in bicicletta) e i suoi colleghi Matteo Olivetti (Sport) e Giovarma Codato (Urbanistica e Mobilità): "Con loro si sono fatti interessanti progetti di promozione della bici e di progettazione di infrastrutture: si é cominciato a parlare di una ciclabile in via Torino che dalla periferia arrivi alla stazione, e di un’altra che favorisca il transito dei ciclisti in corso Massimo D’Azeglio, nonché di un parcheggio protetto per le biciclette alla stazione».
È proprio Matteo Olivetti a ricordare ai ciclisti eporediesi che hanno un illustre predecessore: "Mio nonno Camillo era un grande appassionato. Nel periodo fascista, quando il suo autista andava con la Rolls Royce alla stazione per accogliere le autorita del regime che venivauo in vista all’azienda, lui arrivava in bicicletta, con la sua palandrana svolazzante".


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