martedì 29 marzo 2011

Massa Critica del 25 Marzo


La pubblicità che abbiamo fatto negli ultimi tempi e il successo dell'iniziativa di conteggio delle bici hanno evidentemente stimolato una ripresa della partecipazione. Dopo i numeri un po' piccoli della stagione invernale ecco che ora si torna a crescere, e questa Massa Critica di fine Marzo riporta sulle strade di Ivrea un gran bel gruppo di ciclisti!






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lunedì 28 marzo 2011

Parlano di noi su La Sentinella

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La Sentinella del Canavese
Ivrea
venerdì 25 Marzo 2011

Bici, una passione contagiosa
Oltre ottocento al giorno per la città. I progetti dell'assessore Codato

Presto due nuove piste ciclabili e in arrivo la possibilità per i bimbi di andare in classe su due ruote

Ivrea. Lo slogan è di sicura efficacia: "Non c'è il traffico. Siamo noi il traffico". E da un anno, una volta al mese, il gruppo di "Massa critica" (ovvero quelli che si spostano in bicicletta) si ritrova alla torre di Santo Stefano per una vigorosa pedalata. Obiettivo? Aggregazione, "fare il traffico", certo, ma non solo. Si vuole promuovere la cultura dello spostarsi nelle città in maniera sostenibile sotto il profilo ambientale e riducendo l'uso dell'auto.
"Massa critica" ha anche contato, una per una, le biciclette che transitano in città: sono 829. Gli osservatori, tutti volontari, si sono piazzati una mattina alle 7 davanti alla fontana di Camillo Olivetti ed hanno contato le bici, verificando che sono davvero molti coloro che, sia la mattina che il pomeriggio, pedalano per spostarsi da una parte all'altra della città.
Giovanna Codato, assessore alla Mobilità sostenibile, sottolinea: "Prendiamo atto del dato sull'uso delle biciclette. E ci fa piacere. Tra l'altro, nei prossimi mesi andremo avanti con la pista ciclabile a San Bernardo. Sarà sistemata quella esistente e si aggiungerà un nuovo pezzo di pista ciclabile. Stessa cosa per quanto riguarda corso Vercelli. Appena Ecotermica e Smat termineranno i lavori procederemo con la costruzione della pista ciclabile dalla scuola Fiorana a San Lorenzo". Non è tutto. Sul fronte della mobilità sostenibile e delle due ruote, l'assessore Codato ha in serbo altre novità: "Abbiamo ottenuto un finanziamento ministeriale e costruiremo un deposito di biciclette nei pressi della stazione, in modo che si possa lasciare il mezzo in sicurezza". Il Comune ha anche partecipato ad un incontro con Agenda XXI della Provincia ed è in dirittura di arrivo un protocollo che prevede alcune azioni. Tra queste, lo studio di alcune soluzioni per Torre Balfredo, per far spostare in sicurezza pedoni e ciclisti. E ancora "Ci interessa - aggiunge Codato - proseguire il dialogo con Legambiente e Massa critica per studiare e programmare per il futuro nuove piste ciclabili". Di interesse il progetto "Bicibus", che coinvolge i bambini della scuola primaria che, in alcuni giorni prestabiliti, arriveranno in classe in bicicletta. Ovviamente, così come accade per il Pedibus, il percorso sarà in sicurezza con polizia municipale, genitori che già si sono dichiarati disponibili e altri volontari di "Massa Critica". Alle prime riunioni, già una sessantina di bambini si sono dimostrati interessati a percorrere il tratto da casa a scuola con la bici.
Le idee, ai ciclisti, non mancano. Anzi. E c'è già chi pensa ad utilizzare le vecchie biciclette per un bike sharing alternativo. (ri.co.)


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giovedì 24 marzo 2011

Parlano di noi su La Stampa

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La Stampa
23 Marzo 2011
pag. 60 - Ivrea e Canavese

II "censimento"
Ogni giomo in mille sui pedali
“E l'ora di costruire nuove piste"

Venerdi scorso sul Lungo Dora erano in 829: "Più delle aspettative"

FEDERICO BONA

Sono un migliaio gli eporediesi che ogni giorno scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto: 829 sono stati "censiti" venerdi scorso solo sul Lungo Dora, nell’ambito del progetto "Bici in città". Dalle 7 alle 19 un gruppo di volontari ha contato tutte le bici che passavano: la cifra finale sorprende prima di tutti gli stessi organizzatori dell'iniziativa. "Qualcuno di noi sperava di arrivare a contarne 200 0 300 - commenta Agostino Petruzzelli, coordinatore del gruppo "Bici in città" —. Qualcun altro, complice la bella giornata, era fiducioso e ipotizzava 500. Nessuuo si immaginava che alla fime avremmo chiuso i conti con un numero bellissimo e inatteso: questo totale significa una media di quasi 70 passaggi l’ora". La soddisfazione diventa subito rivendicazione: "Con questi numeri la teoria secondo la quale l'amministrazione non fa nulla per la ciclabilita, perché i ciclisti sono solo quattro gatti, non regge più: il numero di quanti usano la bici ad Ivrea e significativo".
È emerso anche che sono ancora pin numerosi coloro che vorrebbero muoversi in bicicletta e non si fidano: molti pedoni si sono fermati a raccontare che si trovano in difficoltà per via del gran trafiico delle automobili. La conclusione e ovvia: "Occorrono più percorsi ciclopedonali, almeno lungo le strade principali - prosegue Petruzzelli -, ma soprattutto occorre che siano "veri" tratti dedicati alla mobilita alternativa, non compromessi in cui ciclisti e pedoni finiscono per disturbarsi a vicenda. Il Comune cita spesso i 7 chilometri di tracciati che dovrebbero essere dedicati al traffico su due ruote, ma gran parte di questi percorsi sono occupati dalle auto in sosta o penalizzati da continui attraversamenti".
Al gazebo dove si sono contati i ciclisti erano in transito anche alcuni esponenti della Giunta comunale: l'assessore all’Ambiente Paolo Dallan (che era in bicicletta) e i suoi colleghi Matteo Olivetti (Sport) e Giovarma Codato (Urbanistica e Mobilità): "Con loro si sono fatti interessanti progetti di promozione della bici e di progettazione di infrastrutture: si é cominciato a parlare di una ciclabile in via Torino che dalla periferia arrivi alla stazione, e di un’altra che favorisca il transito dei ciclisti in corso Massimo D’Azeglio, nonché di un parcheggio protetto per le biciclette alla stazione».
È proprio Matteo Olivetti a ricordare ai ciclisti eporediesi che hanno un illustre predecessore: "Mio nonno Camillo era un grande appassionato. Nel periodo fascista, quando il suo autista andava con la Rolls Royce alla stazione per accogliere le autorita del regime che venivauo in vista all’azienda, lui arrivava in bicicletta, con la sua palandrana svolazzante".


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mercoledì 23 marzo 2011

Parlano di noi su Localport

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Attualità - Ivrea - 23/03/2011
“Censiti” i ciclisti eporediesi: quasi mille passaggi al giorno in Lungo Dora
di f.b.

Un anno fa un gruppo di ciclisti si è trovato per fare un giro in bici per la città per mostrare che non ci sono solo le auto ma ci sono anche le biciclette, avviando con quella una lunga serie di iniziative volte alla promozione dell'uso della bici come alternativa all'uso dell'auto per gli spostamenti urbani.

Un anno fa l'idea era: solo diventando in tanti, raggiungendo la massa critica, potremo sperare in una maggiore considerazione da parte di tutti, di migliori strutture da parte delle istituzioni, dalle piste ciclabili ai parcheggi per le bici.

Dopo aver ripetuto tutti i mesi quel primo giro in bici, dopo aver promosso la bici il 25 Aprile come forma di "resistenza" all'invasione delle auto, dopo aver partecipato al grande "Bike Pride" di Torino, dopo aver associato la bici con l'idea del buon vivere nella giornata di SanaTerra, sono stati accolti con soddisfazione i segnali positivi che l'Amministrazione Comunale ha iniziato a mandare: l'installazione di alcuni portabici alla stazione e nel centro storico, l'istituzione di un servizio di Vigili Urbani in bicicletta, la trasformazione in ciclabile oltre che pedonale del Lungo Dora.

Ma soprattutto quell'idea di un anno fa del "diventare tanti" si ha l'impressione che ad Ivrea ultimamente si stia concretizzando. E per fare il punto, per verificare a quanto ammonta in realtà l'utilizzo della bicicletta in città, venerdì scorso un gruppetto di volontari si è piazzato, dalle 7 alle 19, sul Lungo Dora davanti alla fontana dedicata a Camillo Olivetti e ha contato tutte le biciclette che passavano.

Dopo quelle lunghe dodici ore il risultato è stato sorprendente: ben 829 passaggi! Ogni dubbio è stato fugato, ad Ivrea sono veramente tanti coloro che usano la bici.

Ma sono ancora più numerosi quelli che vorrebbero farlo e non possono: infatti molti pedoni si sono fermati a raccontare che pure loro userebbero volentieri la bici, ma che si trovano in difficoltà per via del gran traffico delle auto. E tutti unanimi nel richiedere piste ciclabili almeno lungo le strade principali.

Al gazebo dove procedeva il conteggio delle bici si sono fermati anche l'Assessore allo sport Matteo Olivetti, l'Assessore all'ambiente e alle politiche sociali Paolo Dallan, e l'Assessore all'urbanistica e alla mobilità Giovanna Codato, con i quali sono stati fatti interessanti programmi di promozione e progetti di possibili infrastrutture volte a facilitare la diffusione dell'uso della bici.

In particolare si è focalizzata l'attenzione sul fatto che un maggior utilizzo della bicicletta significa una diminuzione del traffico motorizzato, con indubbio beneficio per l'ambiente ma pure con grande beneficio per i residui automobilisti che avrebbero vie più scorrevoli e maggiore disponibilità di parcheggi. La creazione di piste ciclabili sarebbe di grande utilità anche per loro.

La promozione all'uso della bici sta quindi andando nella direzione giusta. E per continuare si riconferma, come ogni mese, il grande giro in bici tutti insieme per le vie della città. Ogni ultimo venerdì del mese con partenza alle 18 dalla Torre di Santo Stefano.

Il prossimo appuntamento è per dopodomani, venerdì 25: è prevista una grande partecipazione

Articolo tratto da http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=72917



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lunedì 21 marzo 2011

Una media di 70 all'ora



Una media di 70 all'ora, con punte fino a 90 all'ora. Trattandosi di bici è un numero di tutto rispetto. Però no, non stiamo parlando di velocità:

Venerdì 18 Marzo un gruppetto di volontari si è sistemato sul Lungodora, di fronte alla fontana dedicata a Camillo Olivetti, e dalle 7 del mattino fino alle 19 alla sera ha contato tutte le bici che passavano di lì. Qualcuno sperava di arrivare a contarne 200 o 300. Qualcun altro, complice la bella giornata, era fiducioso di arrivare a 500. Nessuno si immaginava che alle 19:00 avremmo chiuso i conti con un numero bellissimo e inatteso: ben 829! Una media di quasi 70 all'ora!




Con questi numeri la teoria secondo la quale l'Amministrazione Comunale non fa nulla per la ciclabilità perchè i ciclisti sono solo quattro gatti non regge più: quelli che usano la bici ad Ivrea sono un numero significativo! E ancora più numerosi sono quelli che vorrebbero farlo e non possono: infatti molti pedoni si sono fermati a raccontare che pure loro userebbero volentieri la bici, ma che si trovano in difficoltà per via del gran traffico delle auto. E tutti unanimi nel richiedere piste ciclabili almeno lungo le strade principali.

Al gazebo dove si contavano le bici si sono fermati anche l'Assessore allo sport Matteo Olivetti, l'Assessore all'ambiente e alle politiche sociali Paolo Dallan, che era in bici, e l'Assessore all'urbanistica e alla mobilità Giovanna Codato. Con loro si sono fatti interessanti progetti di promozione della bici e di progettazione di infrastrutture, in particolare si è incominciato a parlare di una ciclabile in via Torino che dalla periferia arrivi fino alla stazione, e di un'altra che favorisca il transito dei ciclisti in corso Massimo D'Azeglio, di un parcheggio protetto per le biciclette alla stazione, e di altri futuri progetti.

Come potete osservare dal grafico seguente ci sono momenti della giornata dove le bici arrivano ad essere quasi 90 all'ora, cioè in media una ogni 40 secondi, e gli assessori hanno preso atto di questo flusso continuo e costante che è doveroso proteggere e facilitare.




Ma noi non dobbiamo fermarci qui. Sappiamo bene che occorre tenere sempre viva l'attenzione dell'Amministrazione Pubblica, dobbiamo continuare a promuovere l'utilizzo della bicicletta in città, dobbiamo continuare a far vedere a tutti che i ciclisti sono tanti, e che la bicicletta è in molti casi il mezzo migliore per muoversi in città.

Con la bici non ci sono problemi di parcheggio, non si fanno code, si arriva direttamente fin davanti alla porta della propria destinazione. Con la bici non si inquina, non si occupa tutto lo spazio che occupano le auto (sia in movimento che ferme nei parcheggi), non si fa rumore, e in definitiva si rende migliore e più vivibile la città.

E la bici fa pure risparmiare soldi al Comune, perchè quello che si spende per una pista ciclabile è speso solo una volta e dura per sempre, perchè le piste ciclabili non sono soggette alla stessa usura delle strade. Ma se più gente userà la bici allora ci saranno meno auto sulle strade che quindi subiranno meno usura e si risparmierà nella loro manutenzione.

Continuiamo quindi a promuovere la bici in città, continuiamo a farci vedere con il nostro ormai abituale giro dell'ultimo venerdì del mese, continuiamo a instillare negli automobilisti il dubbio che forse forse lascire a casa la macchina e prendere la bici è vantaggioso anche per loro.

Ci vediamo venerdì 25 Marzo, come sempre alle 18:00 alla Torre di Santo Stefano ai giardini pubblici del Lungodora, per un giro in bici in gruppo tutti insieme per le vie della città.


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giovedì 17 marzo 2011

Giappone












La donna intervistata in questo video della CNN ha 83 anni e si è salvata scappando dallo Tsunami grazie alla sua bicicletta.




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