domenica 13 novembre 2011

Box portabici per la stazione FS







Antefatto: verso la fine della scorsa primavera il Comune di Ivrea ha ottenuto un finanziamento per l'installazione presso la stazione FS di alcuni portabici chiusi, una specie di piccole rimesse per bici, chiuse a chiave, dove gli utenti possono lasciare la propria bicicletta tranquilli che questa è ben protetta e non verrà danneggiata.



L'Assessorato alla mobilità, insieme con l'Ufficio Tecnico, ha quindi cercato dove acquistare questo tipo di portabici, e ha identificato un paio di fornitori.

La prima possibilità viene da un'azienda di Avigliana. In realtà questa azienda opera in tutt'altro settore, però la storia di questo portabici è interessante: in questa azienda lavorano molti operai che arrivano ogni giorno da Torino in treno. L'azienda dista solo un paio di Km dalla stazione di Avigliana e così si è fatta promotrice presso il Comune per la realizzazione di una pista ciclabile che consentisse ai suoi operai di percorrere in bici il tratto tra la stazione e il posto di lavoro. Una volta realizzata la ciclabile, l'azienda ha progettato e costruito dei box portabici che ha installato alla stazione, in modo che i suoi operai potessero lasciare lì la bici alla sera e ritrovarla al mattino seguente. Avendo progettato e realizzato questo box per biciclette ha poi pensato di metterlo a listino per offrirlo in vendita ad altri che fossero interessati.



Chiamati a valutare questo box per biciclette abbiamo sollevato un problema: ogni singolo box è molto grande e consente di ospitare quattro biciclette. Questo significa che quattro persone hanno la stessa chiave. Non è un problema quando si tratta di colleghi di lavoro, che si conoscono, e che probabilmente addirittura accedono al box tutti insieme nello stesso momento, ma che diventa un problema nel caso di Ivrea dove gli utenti sarebbero estranei tra loro.

Un'altra azienda che produce box per bici è in provincia di Bolzano. Questo portabici è singolo e può quindi contenere una singola bicicletta. In questo caso l'utente sarebbe l'unico a possedere la chiave e nessun altro potrebbe accedervi.



L'idea del Comune di Ivrea è quella di installare questi portabici alla stazione ferroviaria e affittarli, con un modico canone mensile, a coloro che hanno esigenza di lasciare la bici alla stazione per prendere il treno, e preferiscono un ricovero chiuso e protetto piuttosto che il normale portabici gratuito che già è disponibile lì accanto.



Il portabici prodotto a Bolzano lo abbiamo valutato positivamente, però per l'acquisto di questi box per biciclette il Comune di Ivrea dispone di uno stanziamento fisso e questo box portabici è abbastanza costoso e quindi si riuscirebbe ad acquistarne solo pochi.

Abbiamo quindi fatto al Comune la seguente proposta: proviamo a fare noi un piccolo progetto e facciamoci fare delle offerte da alcune aziende di carpenteria metallica di Ivrea e dintorni: probabilmente riusciamo ad ottenere un prezzo inferiore, che ci permette di acquistarne di più, e inoltre diamo del lavoro ad aziende della nostra zona, il che non è un fatto da sottovalutare!

D'accordo con il Comune abbiamo quindi preparato un piccolo progetto che si ispira ai box per biciclette che sono normalmente diffusi in nord europa, una cosa abbastanza semplice, funzionale, robusto e economico da realizzare. Abbiamo poi passato il progetto a quattro aziende di Ivrea e dintorni e ci siamo fatti fare dei preventivi.

Alle aziende abbiamo offerto la possibilità di effettuare migliorie sulla base della loro esperienza. Quindi hanno avuto una certa libertà nella scelta dei materiali e nel proporre piccole varianti tecniche, sempre però rispettando la linee guida del nostro progetto.

Il nostro progetto prevedeva un semplice box rettangolare, con struttura in ferro e pannelli di chiusura in lamiera traforata tali da permettere un minimo di ventilazione ma da impedire il passaggio delle mani. Prevedeva una serratura con chiave tipo yale, una canalina per guidare le ruore della bici, e un attaccapanni interno per eventuale mantellina e casco.

Ma la caratteristica peculiare che distingue il nostro progetto dal modello dell'azienda di Bolzano è la possibilità, in futuro, di poter installare una seconda fila di box al di sopra degli altri, raddoppiando così la capacità del parcheggio. Il sistema di parcheggio bici a due piani è una cosa assolutamente usuale in nord europa, praticamente ogni grande parcheggio bici è attrezzato a due piani, dove tirando una maniglia si estrae e abbassa la rotaia portabici del piano superiore. Un analogo meccanismo potrebbe essere installato in ciascuno dei box del piano superiore, agevolando la sistemazione della bici. In prima battuta questa soluzione non sarebbe attuata, ma la conformazione del box di nostro progetto lascia aperta la possibilità per il futuro.



Le offerte che abbiamo ricevuto sono state abbastanza varie tra loro, da una estremamente costosa inviataci da un'azienda che evidentemente è poco interessata a questo lavoro, a una dal lato opposto estremamente economica ma che non ha recepito alcune caratteristiche basilari quali il tipo di serratura o il tipo di pannelli di chiusura e ci ha proposto tutt'altro.

Le altre offerte sono state invece abbastanza interessanti, e ciascuna ha proposto piccole peculiarità ritenute interessanti. Ad esempio una ha proposto la chiusura delle pareti con griglia "orsogril" che è estremamente robusta ma anche bella da vedere, mentre un'altra ha proposto la canalina per le ruote della bici in acciaio inox per evitare che eventuale umidità delle ruote possano rovinarla nel tempo.

Il Comune ha recepito le offerte e ha deciso di riformulare il progetto includento le caratteristiche migliori di ogni singola proposta per avere il meglio da ciascuno, e di rimandare questo progetto finale alle aziende per avere un'offerta definitiva che includa queste caratteristiche.

Dalla fine della primavera di tempo ne è passato, ma si sa, queste cose richiedono sempre tempi abbastanza lunghi. Per la fase finale la faccenda ora è stata presa in carico dall'Assessorato e dall'Ufficio Tecnico e non ci resta che aspettare per vedere come andrà a finire.

Qui sotto alcune immagini del nostro progetto:















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sabato 5 novembre 2011

Parlano di noi sul giornalino della Parrocchia di San Lorenzo








Bicicletta e creato!
giornalino della Parrocchia di San Lorenzo
Autunno 2011

Dal 2006 il primo settembre di ogni anno si celebra la "Giornata di Salvaguardia del Creato" voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana, in accordo con le altre comunità ecclesiali europee, per sottolineare e riaffermare l'importanza, anche per la fede, dell'ambientalismo con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. Una sensibilità che, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, si è strettamente intrecciata con i temi della giustizia e della pace ed è andata crescendo negli stessi anni in cui si affermava la sensibilità ecumenica. In quest'ottica la CEI e la Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo ogni anno insieme indicano il tema specifico della giornata. Questi i temi trattati fino ad ora:
2006 Dio pose l'uomo nel giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse
2007 Il Signore vostro Dio vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua
2008 Una nuova sobrietà, per abitare la Terra
2009 Laudato sì, mi' Signore... per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le tue creature dai sustentamento
2010 Custodire il creato, per coltivare la pace
2011 In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza
Ma allora, forte di questi autorevoli messaggi, cosa può fare il cittadino, credente, per dare il suo contributo non solo con riflessioni, ma anche con azioni? Piccoli ma fondamentali gesti quotidiani che, sommati a tanti altri, possono veramente fare la differenza. Solo alcuni esempi: differenziare i rifiuti, non sprecare l'acqua, non sprecare l'energia elettrica, non usare impropriamente l'auto privilegiando una mobilità alternativa più sostenibile. È vero, si possono fare mille obiezioni, ci sono tanti fattori di cui giustamente tener conto, ma... nel frattempo... OGNI ULTIMO VENERDÌ DEL MESE uniamoci a chi già da più di un anno si ritrova alle 18 sotto la Torre di S. Stefano ad Ivrea per la "BICIFESTAZIONE", una pedalata per le vie della città che aiuti a mantenere alto il livello di sensibilità al problema di poter pedalare in sicurezza. Non ci sono nè capi nè appartenenze politiche specifiche: solo la voglia di chiedere alle istituzioni più attenzione ai ciclisti che, tra l'altro, nella nostra città sono più di quel che si immagini. Pensate che lo scorso 18 Marzo un gazebo posto sul Lungo Dora ha conteggiato ben 830 passaggi... un bel risultato... una bella soddisfazione! E poi ancora altre iniziative: l'8 maggio, Giornata Nazionale della Bicicletta, il Comune di Ivrea, in collaborazione con il Corpo dei Vigili Urbani, le Associazioni Ambientalistiche e Massa Critica ha proposto una giornata per sponsorizzare l'uso della bicicletta in tutte le sua sfaccettature mentre il 10 luglio a Torino si è svolto il Bike Pride, un grande corteo a carattere ambientalista a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile. Insomma le occasioni non mancano. Le opportunità di mettersi in gioco neppure. "Lasciare il mondo un po' migliore di come lo abbiamo trovato" come scriveva Baden Powell è un dovere di tutti, ma per noi cristiani ancora di più perchè "nel prenderci cura del Creato, noi constatiamo che Dio, tramite il Creato, si prende cura di noi" [Benedetto XVI "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il Creato"]
Cristina Capello



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